Fatturazione elettronica obbligatoria tra privati, cosa cambia e come funziona
Dal 1° gennaio 2019 diventa obbligatoria l’emissione della fattura elettronica tra privati possessori di partiva IVA che risiedono in Italia, questa sistema apporta numerosi novità e tanti vantaggi, di seguito vi spiegheremo come funziona, qual è il processo di emissione e tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.
La Legge di Bilancio 2018 ha previsto l’obbligo di fatturazione elettronica B2B, ma cosa vuol dire? B2B sta per BusinessToBusiness e riguarda le fatture emesse da imprese ma anche da liberi professionisti e artigiani e altri soggetti possessori di partita Iva.
La fattura elettronica riguarda qualsiasi tipo di documento a valenza fiscale prodotto per riscuotere somme di denaro dovuto per aver ceduto beni o servizi.
Vengono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica tra privati coloro che hanno un fatturato basso come previsto dall’art. 27 comma 3 del Decreto Legge n. 98/11 o dalla Legge n. 190/14.
In pratica si tratta di un obbligo che riguarda tutte le fatture emesse in territorio Italiano, in caso non verrà rispettata la normativa sono previste delle sanzioni come da articolo 6 del decreto legislativo n°417/97 comprese tra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non documentata nel modo corretto.
Per andare incontro alle esigenze di adeguamento tecnologico del nuovo sistema di fatturazione elettronica, è prevista una prima fase in cui verranno tollerati dei minimi ritardi purché non compromettano il regolare pagamento dell’imposta entro i termini stabiliti.
COME FUNZIONA LA FATTURA ELETTRONICA B2B TRA PRIVATI CON P.IVA
La normativa richiedere la produzione di un file .XML contenente informazioni specifiche, secondo formato FatturaPA, oggi già in vigore con il DM55/2013 per emettere fatture verso la pubblica amministrazione.
La fattura realizzata in questo formato viene emessa e ricevuta solo attraverso il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Tutte le imprese possono usare un portale pubblico reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate in cui è possibile inserire i canali preferiti attraverso i quali si ricevono le fatture, si tratta di un servizio facoltativo, poiché è possibile accedere al “Cassetto fiscale” e trovare le fatture di competenza.
Ogni file elaborato ha un codice alfanumerico calcolato dall’Sdl che caratterizza il documento in modo univoco, riportandolo nelle ricevute.
A partire dal 1 gennaio 2019 qualsiasi altro tipo di fattura sia presente in azienda non dovrà essere pagata, verrà semplicemente considerata come non emessa.
Questo è il regolamento per emettere la fattura elettronica secondo quanto prevede l’obbligo di Fatturazione elettronica B2B, se invece si riceve una fattura elettronica attraverso Sdl, dovrà essere registrata e processata per ottenere l’autorizzazione al pagamento e poi conservata per 10 anni in formato digitale.
Voglio maggiori informazioni per mettermi in regola
FATTURA ELETTRONICA TRA PRIVATI CON ERRORI, COSA FARE?
Se si riceve una fattura elettronica che non era diretta a voi, potete ignorarla, oppure, segnalare all’azienda che l’ha inviata l’errore.
Se ci sono errori all’interno della fattura, poiché è stata regolarmente emessa, si potrà intervenire con delle note di debito o di credito.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA FATTURA ELETTRONICA TRA PRIVATI?
Secondo dei calcoli effettuati da alcuni consulenti di Partners4Innovation, un’azienda di medie dimensioni che produce e riceve 3.000 euro di fatture annuali ha risparmio medio che va dai 7 ai 12 euro.
Il risparmio sarebbe dovuto dalla mancanza dei costi di manodopera, dalla dematerializzazione dei processi di gestione dei documenti e della loro conservazione.
Con l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria B2B si è pensato di rendere più veloce ed efficiente il ciclo attivo e passivo, non solo, in questo modo l’Agenzia delle Entrate può tenere sotto controllo in modo più efficiente la fatturazione in entrata e in uscita delle aziende ed eventualmente fare dei riscontri su quanto dichiarato annualmente.
FATTURA ELETTRONICA 2019, I PRIVATI OBBLIGATI ALL’EMISSIONE E GLI ESONERATI
Riassumiamo brevemente e in modo chiaro chi sono i privati con P.IVA obbligati ad emettere la fattura elettronici chi sono quelli del tutto esonerati da questo adempimento.
In linea generale, l’obbligo di emissione di fatture elettroniche con sistema di interscambio Sdl dell’Agenzia delle Entrate si riferisce a cessione di bene e servizi effettuati tra soggetti residenti, stabiliti e identificati nel territorio dello Stato Italiano.
Gli esonerati da questo adempimento sono i soggetti privati con P.IVA che aderiscono o hanno aderito a:
- regime forfettario (commi 54-89, art. 1, legge 190/2014)
- regime di vantaggio (commi 1 e 2, art. 27, decreto legge 98/2011)
- coloro che effettuano cessioni di beni e le prestazioni di servizi a non residenti, comunitari ed extra comunitari
SANZIONI MANCATA EMISSIONE FATTURA ELETTRONICA
A partire dal 1 gennaio 2019 le fatture cartacee non avranno più alcun valore fiscale, verranno accettate soltanto quelle elettroniche, questo cosa vuol dire?
Che da quella data tutti coloro che non emetteranno per la cessione di un bene o un servizio una fattura elettronica ma cartacea saranno soggetti a sanzioni amministrative, poiché la vecchia versione del documento sarà ritenuta nulla.
In pratica, compilare una fattura cartacea e darla al cliente sarà come non averla fatta; per questo motivo è importante che le aziende e i privati si adeguino rapidamente al nuovo sistema di fatturazione elettronica 2019.
Ricordiamo che le sanzioni amministrative in caso di mancata emissione della fattura elettronica sono molto alte e sono calcolate in base all’imposta sull’imponibile dovuta e non pagata, con una maggiorazione che vada dal 90 al 180%.
Vuoi saperne di più sulla fatturazione elettronica, sulle scadenze, sulla compilazione e sulle sanzioni?
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