Durante questo 2018 ci saranno molti cambiamenti da parte di Google per indicizzare e posizionare i siti web, chi fa SEO sa che nel mondo della Search Engine Optimzation non ci sono certezze, ma ci sono strategie utili per posizionarsi al meglio.

Quello che fino ad ora è stato positivo e ha influito sul posizionamento di un sito, potrebbe diventare anche controproducente, non si sa ancora quali provvedimenti e cambiamenti concreti farà Google, ma ci sono alcune cose che vanno fatte a prescindere.

Quale sarà la nuova politica di Google?

Questa è sicuramente la prima cosa da chiedersi, ottimizzare un sito a livello tecnico non basterà più per far si che Google lo ritenga meritevole per il posizionamento, quello che l’azienda vuole offrire sono contenuti di qualità.

A causa delle fake news, ci sono stati vari provvedimenti negli ultimi due mesi per cercare di arginare il problema e di trovare il modo di penalizzare chi fa informazione fasulla.

Di quali fattori bisognerà tenere conto?

• User Intent
• Site Speed
• SERP Features
• Menzioni e backlink
• Voice search
• Mobile-first Indexing
• Quick Answers

User Intent

A partire da questo anno non bisognerà concentrare tutte le proprie attenzioni verso le keyword da inserire nei contenuti, che restano importanti ma non indispensabili, ma alle intenzioni di ricerca.

Bisognerà capire perché un utente inserisce determinate query di ricerca, che risultati spera di trovare e dare una risposta soddisfacente in merito alle informazioni che sta cercando.

Per cui se prima l’attenzione era rivolta al long tail keyword e long tail key-phrases, ovvero, a quelle parole o frasi specifiche, in futuro bisognerà avere maggiora cura del legame tra le keyword e il contesto in cui vengono utilizzate.

Grazie ad alcuni algoritmi, Google è in grado di capire se una specifica parola chiave è semanticamente collegata ad un’altra in un articolo di una pagina.

Il che vuol dire che un utente che inserisce una determinata parole chiave, può ottenere risultati rilevanti ma che non contengono forzatamente quella parola.

Site Speed

L’utente medio non ama le attese, per cui anche se si possiede un sito ben fatto graficamente e a livello di contenuti, deve essere veloce nel caricamento, altrimenti si perderanno utenti che passeranno alla concorrenza.

La velocità nel web è tutto e Google ne tiene conto, per cui è consigliabile effettuare un’analisi della velocità del sito e apportare dei miglioramenti, nel caso ce ne fosse bisogno.

SERP Features

Anni fa i risultati di ricerca di Google erano presentati da link blu e non c’era niente che potesse distogliere l’attenzione dall’utente, oggi bisogna canalizzarsi verso featured snippet, carousels, news, maps box e quick answer boxes.

Menzioni e backlink

I link sono sempre stati considerati I fattori principali che determinano il posizionamento di un sito, la cosa non cambierà nel 2018,  i link avranno la stessa importanza delle menzioni, per cui invece di puntare su un numero maggiore di link, bisogna cercare di costruirsi una solida brand awareness e creare relazioni di qualità nel proprio settore, in modo che link e menzioni risultino naturali.

Voice Search

Negli ultimi anni le persone che usano maggiormente gli assistenti vocali è salito, oggi abbiamo Cortana, Siri, Alexa e Google Assistant a cui possiamo chiedere di svolgere alcune operazioni.

 Le ricerche vocali solitamente sono query geo-localizzate, l’utente usa un linguaggi informale, a seconda del tipo di business, un potenziamento del local SEO, l’inserimento di conversational keyword e structured data markup potrebbero essere informazioni in più che aiuterebbero meglio a indicizzare i contenuti.

Mobile-First Indexing

Da diversi anni si parla di si Mobile friendly, attualmente siamo ancora in fase di transizione, ma attualmente più del 50% delle ricerche su Google vengono effettuate da smartphone, per cui se il sito non sarà mobile-friendly potrebbe perdere posizione nella SERP.

Per cui bisogna verificare che il proprio sito sia totalmente responsive, funzionale e funzionante da smartphone e tablet, inoltre, bisogna ottimizzare le immagini e alleggerire la struttura dell’intero sito.

La tecnologia AMP (Accelerated Mobile Pages) è una modalità di sviluppo che permette di caricare pagine su tablet e smartphone più velocemente rispetto alla versione desktop, è molto utilizzata dai siti di informazioni.

Quick answers

Nella Serp sono comparse di recente le quick answer boxes, risposte istantanee e immediate che appaiono random a prescindere da che posizione si trovi il sito, riuscire a comparire in una di queste boxes, permette anche di superare siti importanti e famosi.

È chiaro che Google è sempre maggiormente propensa alla promozione di contenuti di qualità, a valorizzare chi fa buona informazione, chi presta attenzione a determinati dettagli che possono fare la differenza tra la concorrenza.

Questi sono solo alcuni aspetti da prendere in considerazione per fare SEO sui siti, ricordiamo che ogni anno i siti vanno controllati, aggiornati, migliorati.

In conclusione, nel 2018 bisogna puntare moltissimo sui contenuti, sulle menzioni da siti autorevoli, sulla velocità delle pagine web e sull’ottimizzazione dell’intera struttura del sito in modo che risulti Mobile-Friendly.

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